Ieri ho avuto il grandissimo piacere di partecipare all'evento dell'inaugurazione della Rosa dei Venti al MuSaBa di Mammola (RC)... a breve il puntuale reportage dell'evento. Per ora vi anticipo che è stato un puro godimento dell'anima, dei sensi e del gusto, condiviso con i miei più cari amici e con la stupenda gente presente fino alle 2 di notte tra balli, canti e performance artistiche nell'incanto di una notte fresca e stellata nella magica cornice del MuSaBa... sogno irripetibile! Hiske e Nick mi hanno dato l'onore e l'onere di dire qualcosa sul MuSaBa ai convenuti... l'ho fatto dandomi delle regole per non parlare troppo: scrivere in versi a rime alternate possibilmente in endecasillabi: ne è venuta fuori un'ode che allego per i più curiosi (è addirittura piaciuta al pubblico!)
AB URBE CONDITA… DA GENTE
ASITTITA
(con vera gratitudine da Cosimo
Griffo)
Mesopotamia, culla della vita
ove UR si compì e Giacobbe visse,
nacque da te il popolo Ittita
di cui il grande Nick tanto ci disse.
Avidi di gloria e di conquiste
presero le terre dopo i mari …
recando arti mai fatte e viste
dettarono sapienza ai nostri avi.
I primi padri che posso dire miei
furon Fenici, Sumeri, Semiti,
Nordafricani e Indoeuropei
coi popoli locali quindi uniti.
Ausoni, Siculi ed Etruschi,
Villanoviani e genti locali,
fra pace guerre e tanti fatti bruschi
“Itali” furon e noi siamo tali.
Dal regno ittita della margherita
(poi pure nel MuSaBa rinvenuta)
or dunque la Calabria prese vita
prima che il greco e Roma l’ebbe
avuta.
Nella Valle del Torbido, MuSaBa:
torre d’Hipponion, Medma e Lokroi
nasce da Nick e Hiske come fiaba
per dare l’arte vera a tutti noi.
Novello San Francesco lascia tutto:
la fama, ampiamente ricevuta,
a Mammola ritorna “ex abrupto”
per riparar la Chiesa che è diruta.
Con Hiske, sua compagna battagliera,
riporta il sole con l’arcobaleno:
la dove solo sterpi e rovi c’era
di splendida bellezza è ora pieno.
Dal centro di bellezza e di cultura
irradia la sua arte e la sua scienza
unendo storia e mito con natura
carpendone spirituale essenza.
C’illumina su ciò che più gli piace
facendo pur scoperte clamorose:
da quelle sopra i Bronzi di Riace
a chiese che lui sol rese famose.
Studiò la Chiesa Grotta di Martone
ed anche San Nicola a Patamia,
copiando fregi schemi e loro icone
con San Teodoro pure d’Anania.
Della Cattolica di Stilo disse pur,
di Paolo di Tarso e del suo viaggio
ed anche del Palazzo di Sciapur,
mostrando grande intuito e coraggio.
Sant’Anna di Damasco, San Giorgio
Mitilene,
Göreme in Cappadocia, Mosaico
d’Edessa,
descrive e narra come si conviene
dai riti già pagani al celebrar di
messa.
Parlando del Tôfet ci spiega di
Gerace,
di quando si saziavano gli dei
buttando creatur nella fornace
che piango ancora come figli miei.
Fra tutte, la scoperta sua più bella,
fu Persefone in Trono Ludovisi,
che dal locrese Tempio di Mannella
pur dalla Suonatrice fur divisi.
E ancora vide il Giovane di Mozia.
l’Apollo di Veio e il Celtico
Morente;
la croce di Polsi che pare di Scozia,
stupendo coi suoi studi tanta gente.
Ed esemplari sono i suoi disegni:
da quei d’Architettura ai tipi dei
suoi visi
che mostran proporzione e vari
ingegni
di magica bellezza tutti intrisi.
Le Corbusier, Picasso, Sironi e
Cocteau,
Max Ernst, Giacometti, Rotella e poi
Carrà
son solo pochi nomi con cui collaborò
per inventar quell’arte che ancora ci
darà.
Del Dinamismo è genio ed è
riferimento,
il Prismatismo inventa, ancora non
trentenne …
qualsiasi cosa fa rivela il suo
portento:
la terra di Calabria un vero genio
ottenne!
Con Preti e con Boccioni,
Rotella e Nick Spatari
le calabre invenzioni
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